SPRAY BUFFING MAUTENZIONE PAVIMENTO IN LINOLEUM
Questo sabato come di consueto, abbiamo effettuato la manutenzione del film della cera metallizzata, che ricopre e protegge il pavimento in linoleum del primo piano, del CENTRO DIREZIONALE DELLA PROVINCIA DI ANCONA, PESARO-URBINO di CONFARTIGIANATO in via Fioretti 2 ad Ancona.
E’ un’operazione, importante, denominata SPRAY BUFFING, spesso sottovalutata, che contribuisce a mantenere in perfetto stato l’aspetto del pavimento. Vengono rapidamente eliminati i segni neri dei tacchi e l’usura determinata dal traffico, restituendo al film di cera il suo stato di trasparenza e brillantezza iniziale allungandone la durata nel tempo.
Questa espressione è formata da parole prese dalla lingua inglese: spray significa spruzzare e buffing (to buff) significa strofinare generando calore. Lo spray buffing è nato quando, verso la metà degli anni ottanta, sono state immesse sul mercato le macchine ad alta velocità. Nel frattempo sono comparse le cere metallizzate a più alta resistenza al traffico, tra cui sono emerse, conquistando il mercato, quelle definite “ad alta reticolazione”.
Il calore generato dal disco per l’alta velocità della macchina fonde il film della cera metallizzata, ricucendo i segni del traffico e nel contempo indurendo il film. Il tutto è coadiuvato dal prodotto che si spruzza, che ha la funzione, oltre quella di sciogliere lo sporco assorbito dal disco, di aiutare la fusione della pellicola. Il risultato è un film molto lucido e l’effetto è quello del wet look cioè “l’effetto bagnato”.
Si distingue tra spray buffing cerante e spray buffing non cerante.
Nella composizione dello spray buffing cerante, è presente anche della cera metallizzata che, rifondendosi con quella sul pavimento, ne ripristina lo spessore consumato dal traffico. Il prodotto spray buffing non cerante ha solo una funzione pulente e fondente ed è esente da cera. Per la manutenzione ordinaria (per esempio una volta alla settimana) si usa soprattutto la modalità “non cerante”. Lo spray buffing “cerante” si usa invece quando il consumo dovuto al traffico determina una richiesta di nuova protezione (per esempio una volta ogni 30/60 giorni).